#LoSapeviChe

Quanto tieni alla tua indipendenza?

Buongiorno cari amici!

Vogliamo raccontarci e raccontarvi in questa nuova rubrica che vi terrà compagnia ogni lunedì mattina!

Di cosa parliamo oggi? Io pensavo di trattare di Vita Indipendente. Mi direte, ma che ci sarà mai da dire? Quasi tutti abbiamo un lavoro, una casa, una rete di amicizie e di relazioni personali. Un po’ tutti abbiamo cercato la nostra indipendenza il prima possibile per creare la nostra persona.

Ma è proprio qui che volevo arrivare, “un po’ tutti”, il che vuol dire che qualcuno è escluso da questa possibilità di vita indipendente? Ebbene sì, ma confido ancora per poco. Di chi stiamo parlando? Stiamo parlando delle persone con disabilità psicofisiche. Perché questi ragazzi/ragazze non possono scegliere il loro lavoro, la loro casa o le loro passioni? Prova a trovare delle risposte a questa mia domanda..

Errato! Nessuna delle tue risposte giustifica questa disuguaglianza sociale.

Lo sapevi che l’autonomia è l’espressione più concreta dello sviluppo umano? E che si realizza principalmente tramite il lavoro?

Facciamo un passo indietro, che cos’è la disabilità? Secondo il Modello Sociale la disabilità è il risultato di un’interazione tra il livello di limitazione individuale fisica o sensoriale o cognitiva o mentale e il contesto di vita. La disabilità è dunque in gran parte una conseguenza di fattori sociali: se il contesto è poco accessibile o inclusivo, la disabilità aumenta.

In Italia sono presenti 4,5 milioni di disabili, pochi servizi e poca integrazione e solo il 18% di essi ha un lavoro. Il peso dell’assistenza ricade quasi interamente sulle famiglie sempre più in difficoltà, con un livello di istruzione mediamente più basso e grandi ostacoli nel riuscire ad avere un lavoro rispetto alla popolazione generale. In questo contesto inoltre è presente una vera e propria differenza di genere, infatti, risulta occupato il 23% degli uomini con disabilità e solo il 14% delle donne. (dati – La Repubblica)

L’articolo 1 della nostra Costituzione recita che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e il lavoro non dà solo il reddito, ma anche la dignità e il sentirsi parte attiva di una comunità. Avere un’occupazione per un soggetto disabile aiuta ancora di più a migliorarne l’autonomia, favorendo progetti di vita indipendente. Di fatto resta che Il tasso di occupazione italiano delle persone con disabilità è uno tra i più bassi della media europea.

Necessario dunque è correggere e sensibilizzare la società in modo da renderla più inclusiva ed è per questo che bisogna agire sulle cause strutturali delle diseguaglianze, creando le condizioni per cui le persone disabili abbiano la possibilità di esercitare i propri diritti di cittadini.

Cosa possiamo fare noi per ridurre il margine di disuguaglianza? Resta collegato e nei prossimi ti faremo sapere i nostri metodi per essere parte attiva del cambiamento!

Concludo facendovi sapere che dal 20 ottobre al 20 novembre l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità lancia una consultazione pubblica, aperta a singoli cittadini, associazioni, rappresentanti dei settori economici, enti pubblici ed è promossa dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità. Come riporta il Ministro per le disabilità Erika Stefani:

“I risultati saranno oggetto di analisi e riflessione nella Conferenza nazionale sulle politiche per le disabilità, in programma a dicembre, e potranno offrire un articolato quadro di priorità ed interventi per migliorare l’inclusione delle persone con disabilità, in linea con i principi della Convenzione ONU ”.

Che ne dici di dare un’occhiata? https://partecipa.gov.it/processes/verso-una-piena-inclusione-persone-con-disabilita

Vi auguro un buon inizio settimana con le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

“Le persone con disabilità rappresentano un giacimento di qualità, energie e risorse di cui il Paese spesso si priva perché non li mette nelle condizioni di esprimerle”